IMMAGINI DAL SISTEMA SOLARE
Ecco come le immagini della sonda Galileo dimostrerebbero l'esistenza di
laghi sotterranei su Europa. Uno studio pubblicato su Nature che sembra
preannunciare JUICE, proposta di missione che concorre al programma
Cosmic Vision dell'ESA.
Di Livia Giacomini
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Un montaggio delle immagini di Europa della sonda Galileo (credit dell'immagine nel riquadro: Paul Schenk/NASA) |
Che Europa, la Luna di Giove, abbia una superficie ghiacciata è ormai
fatto ben noto. La sfida che i ricercatori affrontano oggi (e
affronteranno in un prossimo futuro), consiste nel capire (e dimostrare)
cosa ci sia, sotto quei ghiacci. Sono state recentemente pubblicate
prove a favore dell’ipotesi che, a una profondità relativamente
superficiale (3 Km), si trovino delle sacche di acqua allo stato
liquido, dei veri e propri laghi intrappolati nel ghiaccio. Ipotesi che
va a completare il modello dell’interno di Europa, secondo il quale
esiste sotto la superficie, sotto una crosta ghiacciata di spessore
ipotizzato tra i 10 e i 30 Km, un enorme oceano di acqua liquida i cui
movimenti rimodellano costantemente la liscia superficie di ghiaccio
della Luna.
L’ultima prova dell’esistenza di questi laghi sotterranei è ben
rappresentata dall’immagine di oggi, che utilizza i dati pubblicati a
novembre 2011 su Nature, in un articolo a prima firma di Britney Schmidt
dell’Università del Texas.
L’immagine è stata ricavata dai dati di Galileo, la sonda NASA
lanciata nel 1989, che ha studiato Giove e le sue lune dal 1995 al 2003.
È ottenuta combinando immagini nel visibile e una mappa di elevazione
del suolo prodotta dalle riprese stereo della sonda. Rosso e viola
rappresentano le zone più elevate, il verde rappresenta le depressioni
del terreno.
Dall’immagine emerge l’esistenza di una zona di forma circolare, chiamata Macula Thera,
di dimensione pari ai grandi laghi del nord America, circa 400/600
metri più depressa del terreno circostante. Una zona che presenta una
superficie irregolare, per questo chiamata “cahotic terrain”, terreno caotico, molto diversa dal tipico aspetto della superficie ghiacciata del satellite, liscia e percorsa da crepe.
Le caratteristiche della Macula Thera ben supportano l’esistenza di
un lago sotterraneo, che avrebbe fatto sprofondare la crosta
sovrastante, oggi formata da uno strato sottile di ghiaccio. Per
questo motivo, la superficie di questa zona assumerebbe l’aspetto
caratteristico del terreno caotico, composto da blocchi di ghiaccio che,
come dei veri iceberg, galleggiando e muovendosi, formano una
superficie frastagliata e irregolare. Conseguenza non secondaria è il
fatto che il movimento di questi blocchi sarebbe un meccanismo in grado
di trasferire energia e nutrienti tra la superficie e l’oceano
sottostante. E ciò permetterebbe di rendere Europa e il suo immenso
oceano sotteraneo un luogo “abitabile” (termine da intendersi come “in
grado di ospitare forme di vita”).
La scommessa non è da poco, ed è comprensibile che i ricercatori
vogliano avere prove dirette dell’esistenza di acqua allo stato liquido
nelle profondità di Europa. Prove dirette che potranno essere fornite
solo da missioni studiate e disegnate in modo specifico per fornire
queste risposte. Tra le varie missioni proposte c’è JUICE (JUpiter ICy moons Explorer), una delle concorrenti del programma ESA Cosmic Vision (se n’è parlato pochi giorni fa anche all’INAF).
Se approvata, JUICE osserverà in un prossimo futuro (2030) il
sottosuolo di Europa grazie all’uso di strumenti dedicati. In
particolare è stato proposto l’uso di un radar, strumento già utilizzato per identificare acqua nel sottosuolo di Marte. Oppure (per rimanere molto, molto più vicino) per individuare sulla Terra il lago sotteraneo Vostok, scoperto grazie a indagini analoghe.
Link articolo: www.media.inaf.it